domenica 14 ottobre 2007

BIMBA DENUNCIA VIOLENZA DA BRANCO

Lampedusa, stuprata da sette minori

Ha raccontato a papà e mamma di essere stata violentata da un branco di ragazzini. Per questo i genitori di una bimba di 9 anni, che abita a Lampedusa, hanno presentato una denuncia nei confronti di 7 minorenni dell'isola, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. La Procura ha aperto un fascicolo e ha disposto anche una perizia medica sulla vittima dei presunti abusi. Già arrestati due componenti del branco.
Secondo quanto ha raccontato la bimba ai genitori, le violenze sarebbero avvenute poco prima delle vacanze pasquali nel cortile della scuola elementare, dove gli alunni stavano partecipando nel pomeriggio alle prove per una recita scolastica. Il "branco" avrebbe approfittato di un momento in cui la loro vittima era rimasta sola, per circondarla e violentarla. I genitori della bimba, subito dopo la denuncia, si sono rivolti anche a un legale per essere assistiti.
Sulla vicenda la Procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo ha aperto un fascicolo e ha delegato i carabinieri a svolgere alcuni accertamenti in base alla denuncia presentata dai genitori della ragazzina. Sull'inchiesta vige il massimo riserbo. Gli inquirenti, assistiti da una psicologa, ascolteranno nei prossimi giorni la piccola che avrebbe subito gli abusi sessuali.Nel frattempo sono già stati arrestati due dei sette ragazzini coinvolti nella vicenda. Nei loro confronti, l'accusa è di violenza sessuale e sono stati condotti nel carcere minorile ''Malaspina'' di Palermo. Gli altri cinque componenti del ''branco'' non sono imputabili a causa della loro età.
La vittima ha lasciato l'isolaLa bimba di nove anni violentata da sette ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 14 anni ha lasciato Lampedusa con i suoi genitori. La decisione di abbandonare temporaneamente l'isola e di trasferirsi a Palermo sarebbe legata non solo alla necessità di sottoporre la piccola ad ulteriori esami clinici, ma anche dalla volontà di allontanarla dall'ambiente in cui ha subito l'aggressione sessuale per una migliore ripresa dal trauma psicologico subito.



(tutti i diritti sulle immagini sono di esclusiva proprietà dell'autore delle stesse)


la notizia è datata 19 aprile 2007, io vorrei solo farvi riflettere su come i media non ci informano o meglio, ci informano male, si è parlato per mesi di rignano, ma leggete quante altre storie purtroppo terribili accadono intorno a noi tutti i giorni, siete ancora contenti quando sentite al telegiornale il servizio sulla velina ed il calciatore di turno???

siete convinti che lo spazio di informazione sia ben gestito o che anche la scelta delle notizie da divulgare non sia ormai scelta politica.... a voi la riflessione


ANNA

STUPRO DI GRUPPO SU 15ENNE

Playstation per ingannare attesa
In quattro per abusare sessualmente di una ragazza di 15 anni, aspettando il proprio turno giocando alla consolle: è il particolare emerso, a Matera, relativo alle indagini della Polizia che hanno portato all'arresto di due giovani (ai quali sono stati concessi gli arresti domiciliari) i quali, con due presunti complici avrebbero usato violenza ad una ragazza.
Il fatto è avvenuto nell'estate scorsa.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo una festa di compleanno in un bar-rosticceria, la ragazza è uscita per tornare a casa con una cugina: secondo l'accusa i quattro (di età compresa fra 19 e 26 anni, tutti incensurati) passano in auto, salutano la cugina che conoscono e si offrono di dare un passaggio alla ragazza. Ma la meta cambia: prima una zona isolata, con l'inizio degli abusi e le minacce, poi un'autorimessa-tavernetta di uno di loro, dove le violenze proseguono con maggiore ''calma''.
I quattro sono talmente tranquilli che giocano ai videogiochi mentre aspettano il loro "turno". Ad un tratto, il cellulare della ragazza squilla: un altro parente la sta cercando. I quattro secondo le accuse la minacciano di non dire nulla di ciò che sta accadendo, ma lei grida: "Mi stanno violentando", e così riesce a salvarsi. Il giorno dopo racconta tutto a casa, si fa visitare in ospedale e va in Questura a denunciare il fatto alla squadra mobile. La Polizia ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e due con obbligo di firma, emessa dal gip, Angelo Onorati, su richiesta del pm, Valeria Farina Valaori.
(tutti i diritti sulle immagini sono di esclusiva proprietà degli autori delle stesse)

UNISCITI A ME: LOTTA AGLI ABUSI SUI BAMBINI

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